Le ciliegie di Lanusei: non solo emblema della città, ma vanto di un intero territorio
Che siano di tipo de baunei, comuna, cordoffali, barracocca (quella de ispiritu), le colture delle prelibate ciliegie caratterizzano il paesaggio di Lanusei, mentre già fervono i preparativi per l'Annuale "Sagra della Ciliegia", il tanto atteso appuntamento annuale, dove con tantissimi eventi si festeggia la raccolta, risultato dell'amorevole cura degli agricoltori che ne mantengono viva la tradizione nella coltivazione, testimoniata dall'eccellente qualità del frutto
Manca ancora molto per la sagra delle ciliegie di Lanusei: il suo tempo è la primavera avanzata. Non per questo, però, il prelibato frutto viene trascurato; sicuramente non dalla Pro Loco di Lanusei, sin d’ora impegnata a mettere a punto il cartellone della festa di tre giorni, pronta ad animare il centro ogliastrino della Provincia di Nuoro. Nemmeno gli agricoltori dimenticano il prezioso frutto rosso, impegnati come sono a preservare le piante, tradizionalmente delicate, dalle intemperie e, soprattutto, dal gelo. Non a caso i ciliegeti più facondi si trovano in vallette riparate dal vento, dove la temperatura è favorevole e la brina cade di meno. Le terrazze dove sono stati fatti crescere gli alberi sono davvero caratteristiche: a volte ricordano i paesaggi orientali. Tutto è frutto del lavoro degli agricoltori di Lanusei, che ora hanno rimandato un paesaggio sì antropizzato ma dolce e delicato, dove l’occhio si sbizzarrisce a comprendere come sia stato possibile creare quelle opere. L’altezza poi, si arriva sino ai mille metri sul livello del mare, determina un’altra caratteristica dei ciliegeti di Lanusei: le ciliegie sono "tardive”, aspettano la metà di maggio per diventare turgide e nere, pronte ad entrare nel cesto dei giovani che per tradizione si arrampicano sugli alberi per la raccolta. I tipi di coltivazione della Ciliegia di Lanusei, ovvero le varie specie, sono un po’ quelli tradizionali della Sardegna, comuna, cordoffali, de baunei, barracocca: soprattutto quest’ultima però, in quanto è quella più usata per le ciliegie in acquavite, infatti è anche detta "de Ispiritu”. Lanusei città della ciliegia? Sì! E lo dimostra anche la statua che all’ingresso del paese lo ricorda, che ricorda cioè la vera linfa del paese e l’orgoglio dei suoi abitanti.