Arte, cultura e tradizioni

Cristoforo Mameli, senatore nativo di Lanusei

avvocato, intellettuale e liberale moderato, cristoforo mameli fu deputato del regno di sardegna e senatore del neonato regno d'italia. Seppe coniugare innovazione con le istanze clericali di cui si faceva portavoce

Cristoforo Mameli, brillante avvocato e politico di Lanusei, è ricordato per essere stato ministro della pubblica istruzione del Regno di Sardegna. Nato nel 1795 in una famiglia della piccola nobiltà, nel 1817 si laureò in giurisprudenza all’Università di Cagliari specializzandosi in diritto ecclesiastico e nell’arco di pochi anni seppe ritagliarsi un ruolo di primo piano in città. Entrò poi nella pubblica amministrazione dello stato sabaudo come sovrintendente generale di polizia.

Grazie a un intelletto brillante si distinse come esponente liberale e alle elezioni del 1848 divenne deputato del Regno di Sardegna del governo Massimo d’Azeglio. Nel marzo 1849 divenne ministro della Pubblica Istruzione e tale rimase fino al novembre 1850. Nei venti mesi del suo incarico cercò di svecchiare il sistema scolastico sabaudo e riformò gli esami di magistero. Nel 1854 fu eletto senatore, carica che mantenne fino alla morte nell’autunno del 1872.

Pur fautore di istanze riformiste, il Mameli fu in certa misura inviso alla sinistra storica per le sue posizioni filoclericali: arrivò a schierarsi contro lo spostamento della capitale d’Italia a Roma  e contro l’abolizione degli ordini religiosi. Pur nella differenza di orientamenti, fu comunque stimato dalla stragrande maggioranza degli esponenti parlamentari per l’alto profilo intellettuale e le sue capacità oratorie. Fu sposato con Marianna Cappai ma non ebbe figli.

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