Arte, cultura e tradizioni

A Lanusei sopravvive la tradizione di Sa Strumpa

a lanusei sopravvive l'antica tradizione di Sa strumpa, uno sport simile alla lotta greco-romana che veniva praticata durante le feste religiose e le fiere di bestiame. A sfidarsi erano giovani atleti che, afferrandosi per la vita, cercavano di mettere l'avversario al tappeto

La Sardegna è una terra che custodisce gelosamente le proprie usanze millenarie. Nella parte più interna dell’isola sopravvive da tempo immemorabile la tradizione di Sa Strumpa, un particolare tipo di lotta praticata già dai nuragici e simile per molti versi alla più conosciuta lotta greco-romana e alla lotta campidanese. Tra le testimonianze riguardanti questa pratica c’è il cosiddetto Bronzetto dei Lottatori, un antico manufatto che ritrae due giovani nella posizione tipica di questa lotta.

Nella Strumpa i lottatori, appellati Gherradores e vestiti con abiti di velluto scuro, si sistemano uno di fronte all’altro e si prendono per la vita cercando di mettere l’avversario con la schiena al tappeto usando forza fisica, coordinazione ed equilibrio. La tradizione vuole che questa disciplina fosse praticata nelle occasioni ufficiali come fiere di bestiame, feste religiose e mietiture. Sa Strumpa viene menzionata anche nel celebre romanzo "Padre padrone” di Gavino Ledda

In tempi recenti si è pensato bene di far rivivere questa tradizione. Oggi sono circa duecento gli atleti che praticano questa disciplina, principalmente a Lanusei, Villagrande Strisaili e in altri centri dell’Ogliastra. La federazione S’Istrumpa, nata nel 1994, fa parte dal 1995 della FILC - Federazione intenzionale di Lotte Celtiche e nel 1997 è stata riconosciuta ufficialmente dal CONI, dalla Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate ed Arti Marziali (FIJLKAM) e dalla FILA - Federazione delle Lotte Associate.

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